Chi mi conosce sa chi era e che cosa rappresentava per me quella forza della natura entrata rocambolescamente nella mia vita poco meno di quattro anni fa. E che ne è uscita in un grigio freddo mattino di un anno fa.
Si chiamava Attila, ma nel momento esatto in cui l'ho visto ha capito che per me sarebbe stato sempre e solo Puffino, tenera palla di pelo bianco dal naso rosa, poi diventata un grande pastore maremmano dal tartufo nero con qualche residua macchiolina rosa, a ricordarmi il meraviglioso cucciolo che aveva illuminato la mia vita.
Puffino era il migliore amico che si potesse avere, cocciuto testardo ostinato, curioso festoso affezionato, disarmante irresistibile combinaguai dagli occhi dolci e dal cuore buono.
Come dimenticare i disastri che quotidianamente combinava con l'ingenuità di un cane che... "pensa di essere una farfalla ma non si rende conto che è un elefante"?! (cit. di Ricky :-)
Ma come dimenticare il membro della famiglia che ti salutava per primo al mattino, che poi si affacciava alla finestra della cucina per farti sentire la sua presenza mentre facevi colazione e che a questo punto cominciava a reclamare la sua passeggiata finché non lo accontentavi?
E che continuava ad accompagnarti con quella sua... ingombrante maldestra e anche per questo eccezionale insostituibile presenza per tutto il resto della giornata?
Ma ora basta con i ricordi, è tempo di presentarvi il dolce di oggi, uno degli ultimi preparati prima che la luce dei miei occhi si spegnesse.
Questo dolce alle arance l'ho preso dal solito, strepitoso libro di Trish Deseine, I Love Torte, a sua volta tratto da una ricetta di Donna Hay, e ve lo consiglio per la colazione, per un tè, per il dessert, insomma, per tutte le occasioni e a tutte le ore, per accompagnare i vostri momenti belli con gli amici, perché senza di loro cosa sarebbero le nostre vite?
Dolce alle arance
di Donna Hay
· 4 uova
· 220 gr di zucchero
· 150 gr di farina
· 1 cucchiaino di lievito
· 150 gr di burro fuso
· 120 gr di mandorle in polvere
· 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
· 220 gr di zucchero
· 150 gr di farina
· 1 cucchiaino di lievito
· 150 gr di burro fuso
· 120 gr di mandorle in polvere
· 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
Per lo sciroppo
· 225 gr di zucchero
· 125 ml d’acqua
· 3/4 arance, affettate molto finemente
· 225 gr di zucchero
· 125 ml d’acqua
· 3/4 arance, affettate molto finemente
Per lo sciroppo, mettere lo zucchero e l’acqua in una casseruola, scaldare finché lo zucchero si è sciolto, poi unire le fette d’arancia. Lasciar cuocere dolcemente, per 10-15 minuti circa, finché le arance sono tenere ma tengono ancora. Togliere dal fuoco, scolare le fette e tenerle da parte, insieme allo sciroppo.
Montare con le fruste le uova e lo zucchero per circa 10-15 minuti, finché il composto è molto chiaro e ha triplicato di volume.
Setacciare la farina e il lievito sulle uova e mescolare delicatamente sollevando la pasta in modo da conservare più aria possibile.
Unire il burro, un pizzico di sale, le mandorle e la scorza di limone e mescolare di nuovo.
Imburrare e foderare di carta forno il fondo e i lati di uno stampo a cerniera di Ø 20 cm.
Sistemare le fette d’arancia sul fondo e lungo i lati premendo in modo che non si muovano quando si verserà l’impasto del dolce.
Tirare fuori dal forno e lasciar raffreddare per alcuni minuti su una griglia prima di sformare.
Sformare e versare lo sciroppo sulla superficie in modo da creare una bella glassatura.
Lasciar raffreddare completamente prima di servire con un po’ di sciroppo a lato se ne è rimasto.
Ciao Puffino, piccolo grande amico, sarai sempre nel mio cuore ogni giorno della mia vita.
E ciao a tutti voi, vi aspetto alla prossima, con l'augurio di riuscire a dedicare quanto più tempo possibile ai vostri cari, perché non possiamo sapere cosa la vita ci riserva domani e dobbiamo imparare a cogliere il valore di ogni attimo irripetibile che ci è donato.